Mi amo (?)

settembre 12, 2015



12 Settembre 2015

Nessuno di noi può dire di conoscere appieno un'altra persona, anche il proprio compagno (o compagna), la propria madre, fratello, sorella, il proprio padre. Nessuno di noi può dire con certezza quello che si annida nel cuore e nella mente di qualcun'altro, anche se è un proprio caro. La società ci impone a non mostrarci interamente, sappiamo tutti che portiamo delle maschere per poter avere successo nelle relazioni, nel lavoro, nella vita di tutti i giorni. "Nella vita di tutti i giorni" perché la puoi chiamare vita questa? Nascondersi per paura di un giudizio o uno sguardo indiscreto, per paura della propria debolezza e sensibilità che possa intralciare il percorso che stiamo affrontando. Non so voi, ma a me questo modo di vivere mette ansia, il voler raggiungere la perfezione senza pensare che siamo noi a decidere quando l'abbiamo raggiunta e quando invece no; sentirsi in dovere di non comunicare i sentimenti per rispettare il pudore o per paura di un giudizio. Trascorrere un'intera vita con le redini sempre tirate... No, non potrei farcela. Soprattutto nel caso dei sentimenti penso che morirei se non potessi esternare ogni singolo tumulto o dolce sinfonia del cuore. Dalla rabbia più aspra alla carenza più delicata, dall'odio più buio all'amore più luminoso, mi piace godermi tutto. Appartengo al partito minni futtu che tradotto dal calabrese in lingua corrente significherebbe "non mi tange, non mi importa", questo significa che io tutta quest'etica del non condividere, del non mostrare, di far finta che il dolore non appartiene a questo mondo IO NON LA CONDIVIDO. Avere questo atteggiamento mi ha portato ad avere molte porte sbattute in faccia, molte incomprensioni, ma quando poi trovi qualcuno con il quale puoi essere semplicemente tu, bello e imperfetto come sei, allora provi un senso di libertà che sarebbe superfluo descrivere con delle semplici parole: bisogna provarlo. Ogni essere umano ha diritto ad esprimersi come meglio crede, possibilmente senza un kalashnikov in mano. Soffocare i sentimenti crea grossi problemi a noi e a chi ci sta intorno, negarsi l'amore per paura di un rifiuto o di una situazione troppo complicata è la scelta più sciocca che un essere umano possa compiere. Purtroppo viviamo in una società che non dà molta importanza al sentimento ma alle cose più materiali che sono collegate ad esso: il matrimonio, i regali di San Valentino, l'anello di fidanzamento, i vari anniversari. La cosa che ci potrebbe rendere più felici e che dovrebbe essere gratis, alla portata di tutti, l'abbiamo trasformata o in un contratto o in accordo economico, noi esseri umani sappiamo proprio fare affari !
Abbiamo talmente inscatolato e confezionato con nastri rosa l'amore che ci siamo scordati di una cosa fondamentale: noi ! Il sentimento puro d'amore che dovremmo provare nei nostri confronti.

"Tere, ma tu ti sei mai detta ti amo?"
"In che senso?"
Parlarne diventa perfino strano, eppure è amore, è una cosa semplice.
"Nel senso se ti sei mai guardata allo specchio e, guardandoti dritta negli occhi, ti sei detta ti amo."
"No mai."

Allora non ho dubbi sui dieci minuti di oggi: mi dirò ti amo.Vado in bagno, mi piazzo davanti allo specchio e faccio partire il timer.

10:00
...Mi sento una deficiente, perché è così difficile dirsi ti amo? Perché è così difficile amarsi? Se non ami te stesso per prima, che sei la persona con la quale passerai il resto della vita, come fai a sapere, a capire se ami realmente un'altra persona, se prima quel sentimento non lo sperimenti su te stesso.
...Ad odiarsi non ci vuole niente però, basta un errore per darsi addosso, per piegarsi, per sentirsi inutili. Perché è dannatamente così difficile amarsi?
Basta! Vinco l'imbarazzo di essere in bagno a parlare da sola, vinco l'imbarazzo di sentirmi una squilibrata mentale che parla con la sua immagine riflessa e lo dico: TI AMO. E continuo a dirlo fino a quando il timer non suona e quando suona scoppio in lacrime.


In generale penso che morirei se non potessi più comunicare così liberamente me stessa, come sto facendo con voi.

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