Saranno trascorsi due mesi dall'ultimo progetto di Qualsivoglia: #PerDieciMinuti. La routine quotidiana e gli impegni di "studente" per me e lavoratrice (che donna) per Teresa, ci hanno allontanate dal nostro piccolo mondo.
La fine del progetto #PerDieciMinuti mi ha cambiato, mi ha reso felice ma soprattutto mi ha messo nella condizione di pormi nuove domande esistenziali.
Come fanno le stelle a brillare di luce propria?
Quanto è infinito l'infinito?
Cos'è davvero l'amore?
Ma soprattutto...
Come cacchio è possibile che non siamo riuscite a creare lo slime nonostante avessimo seguito la ricetta per filo e per segno?
I giorni si susseguivano senza un ritmo logico, scrutavo gli scaffali dei detersivi di ogni supermercato in cerca di un appretto migliore, ma nulla. La notte era tempestata di incubi con Slimer, il fantasmino verde dei Ghostbuster, che mi rincorreva con l'appretto.
Quel fallimento mi pesava... Che razza di ingegnere sarei mai potuta diventare se non riuscivo nemmeno a creare un fluido non newtoniano.
Ero completamente afflitta fino a quando Teresa un giorno non mi inviò un video tutorial sullo slime.
"Vediti questo video, forse dovevamo usare questo appretto?"
Prendo visione del video ma l'appretto era esattamente quello che avevamo utilizzato. Allora non c'erano altre spiegazioni, l'ingrediente sbagliato era la colla. Quella che nei video tutorial spacciano per colla vinilica trasparente in realtà non lo è affatto, la colla vinilica a contatto con l'amido di mais diventava ancora più liquida, quella dei video invece, mischiata all'appretto, formava un liquido non newtoniano.
"Tereeeeee è la collaaaaaaaaa!!!!"
Entrambe entusiaste della scoperta ci incontriamo per impiastricciarci un po'; il terrazzo di casa di Teresa si presta bene all'impiastricciamento.
Ora, dove trovare la colla liquida trasparente in barattolo e non come stick? Semplice, dai cinesi.
"Ne prendiamo una?"
"Dici che basta?"
"Vogliamo fare due?"
"Dici che basta?"
"Vuoi riempire tutta Bari di muco artificiale?"
"Sì."
"Ok, prendiamone tre."
Ritorniamo a casa e la preparazione dello slime sembra essere diventato un rito mistico. Lasciamo riposare l'appretto in un bicchiere in modo da far eliminare la schiuma e nel frattempo svuotiamo due barattoli di colla in un recipiente, aggiungiamo un quantitativo spropositato di colore blu oltremare e iniziamo a mescolare.
Blu lucente... blu lucente dappertutto ... abbiamo messo troppo colore cavolo!
Ora la parte più delicata: l'aggiunta dell'appretto. Con movenze da alchimista pazzo, Teresa inizia a versare l'appretto nell'impasto di colla e colore.
"Piano..."
"Piano, Tere."
"Tere, piano!"
...BOOM !!! E' esploso tutto, non riesco a capire quale reazione chimica si sia innescata ma il mondo intorno a noi è diventato tutto blu, blu oltremare.
Ovviamente scherzo, con nostra grande gioia lo slime prendeva vita, gli occhi ci brillavano come quattro swarovski.
"SIII PUOOOO FAREEEEEEEEEE!!!!!!!!"
Lo slime finalmente era pronto e dopo aver poggiato il cucchiaio che usavo per mescolare sul tavolo, ho affondato completamente la mano in quella melma viscida e blu e... mi sono sporcata completamente.
"Abbiamo davvero esagerato con il colore!"
"Lo rifacciamo?"
"Si, forse sarebbe meglio."
Ho capito che io le cose le devo fare sempre una seconda volta affinché possano uscire perfette. Facciamo un nuovo slime, questa volta con molto meno colore e finalmente non macchia Ci gioco, ci giochiamo: freddo, liscio, bagnato, scivoloso, morbido, consistenza budinosa se vogliamo usare i termini scientifici appropriati. Ci siamo riuscite, alla fine ci siamo riuscite... colla vinilica, ma per favore! Colla liquida trasparente is the way.
Contente rimettiamo tutto in ordine e puliamo tutto.
...
Ok, scusate, la riscrivo.
...
Contente, Teresa rimette tutto in ordine e pulisce tutto.
"Dello slime che ne facciamo?"
"Conservalo, vediamo quanto dura."
Il rientro verso casa quella sera non poteva essere più dolce e leggero, ho sempre adorato gli esperimenti da piccolo chimico e quando ti prendi ancora cura del tuo lato fanciullesco non puoi che diventare felice. Lo ero molto e questo probabilmente si notava all'esterno perché per strada tutte le persone mi fissavano. Ero contenta di mostrare agli altri la mia felicità e accompagnarla ad un sorriso da donare a chi incrociava il mio sguardo.
FINE
EPILOGO
Quando entro in casa la prima cosa che faccio sempre è lavarmi le mani con il sapone (misofoba? potrebbe essere), così vado in bagno, apro il rubinetto, prendo il sapone e nel frattempo che strofino le mani alzo lo sguardo per guardarmi allo specchio e vedo una strisciata di blu oltremare che mi attraversa la guancia, tutta la guancia, da parte a parte.
"La felicità che si espande, il sorriso da donare, gli sguardi che vengono attirati dalla felicità ... ma vaff..."
FINE (per davvero)