E se non fossi Francesca?
settembre 07, 2015Una frattura.
Tibia? Femore? Radio? No il cuore.
L'avevo accennato in un altro post e lo continuo qui. Le delusioni d'amore sono la cosa più dolorosa che possa esistere. Non sono io a dirlo, è il mondo intero. Mi capita spesso di parlare, a volte anche con persone che non conosco da molto, di questioni di cuore, sembra una legge fondamentale della fisica. Io le mie dosi di delusioni le ho prese, sono andata in overdose a dire il vero e c'è stato un momento che rialzarmi lo vedevo impossibile. Noi, uomini e donne, dall'animo sensibile e creativo abbiamo un asso nella manica che ci viene in aiuto in questi momenti: la creatività. Impiegare il proprio tempo in qualcosa di creativo, di nuovo è un rimedio naturale del cuore infranto, lo dicono anche le nonne. Io ho iniziato dai libri, leggevo e leggevo, poi a volte scrivevo, piangevo e rileggevo.
Poi il destino camuffato da amica ti parla di un libro in cui l'autrice si cimenta in un gioco di un certo Rudolf Steiner (filosofo, pedagogista ecc.) che consiste nel fare ogni giorno per un mese qualcosa di nuovo, che non si era mai fatto prima, per dieci minuti. Il libro in questione si chiama per l'appunto Per dieci minuti e l'autrice è Chiara Gamberale. Se non l'avete letto ve lo consiglio, vi lascerà piacevolmente sorpresi.
Dopo averlo letto è partito in automatico il pensiero:"Sai che c'è? Ora lo faccio pure io!". Non potevo escludervi da questo esperimento così ho deciso di trasformare, per la durata di un mese, Qualsivoglia nel diario dei 10 minuti, proprio come fa l'autrice con il suo libro.
7 Settembre 2015
Primo giorno di gioco. No, non ho dubbi su cosa fare, Francesca nell'ultimo periodo mi ha causato molti problemi, incomprensioni, dispiaceri... basta voglio una pausa da me stessa, per dieci minuti voglio scordarmi di me. Come? Cambiando nome, semplice.
Che cosa c'è in un nome? Ciò che noi chiamiamo con il nome di rosa, anche se lo chiamassimo con un altro nome, serberebbe pur sempre lo stesso dolce profumo.
Forse no William, forse cambia quel profumo. Devo scegliere un nome e sarà per la canzone Georgia on my mind di Ray Charles, che canticchio da un po', che decido che io per una sera mi chiamerò Giorgia.
Era già tardi quando ho chiamato i miei amici per chiedere se potevamo vederci, erano le 22:30 del 6 settembre.
Era già tardi quando ho chiamato i miei amici per chiedere se potevamo vederci, erano le 22:30 del 6 settembre.
"Oh raga!" (si io uso ancora il -oh raga-) "Stasera volete venire con me a prendere una birra devo fare nuove conoscenze" (bè è ovvio se mi faccio chiamare Giorgia dai miei amici non è la stessa cosa).
"La solita!"
"No ma che avete capito, è un gioco!"
Spiego ai miei amici l'astuto piano, mi prendono per pazza (inevitabile) e ci dirigiamo in un pub. La birra è un ingrediente fondamentale per la riuscita del "piano". Prendiamo le birre ma dopo un po' mi rendo conto che quel posto non è adatto per fare nuove conoscenze così ci dirigiamo in piazza e vediamo che c'è un concertino, birre alla mano andiamo lì. "Non ho la più pallida idea di come fare a presentarmi a qualcuno" penso tra me e me, per fortuna il destino mi viene incontro e vediamo arrivare un nostro amico con al seguito dei ragazzi, mai visti prima. Ottimo, è andata! Giorgia sta per nascere, guardo l'orologio sul display del cellulare e vedo che erano già le 00:04; significa che è lunedì 7 settembre, ok iniziamo bene la settimana. Faccio partire il cronometro dei dieci minuti.
10:00
"Ciao, piacere Giorgia" il mio amico mi guarda con la tipica aria perplessa che dice "ma che cazzo stai a dì", mi avvicino sotto voce e sussurro al mio amico che domani gli racconto tutto ma per stasera deve reggermi il gioco.
8:00
"Allora Giorgia, tu cosa fai nella vita?"
"Dici a me?" e certo che dice a te, tu sei Giorgia no?... Che risposta gli do? Un attimo di vuoto... basta Giorgia vivi ! "Io sto studiando recitazione."
"Bellissimo e che scuola frequenti?"
E ora che dico? "Prendo lezioni private, da un vecchio attore di teatro che vuole rimanere nell'anonimato perché non prende molti allievi e anche perché non fa la fattura!" (risate generali) brava, ottima risposta.
5:00
"E tu invece di che cosa ti occupi?" chiedo al tipo di cui non mi ricordo il nome, perché sono troppo concentrata a ricordarmi quello mio!
"Marketing e comunicazione"
Due palle "Ah interessante!"
I minuti si susseguono e 10 minuti volano via dimenticandomi del timer, Giorgia scopro che è una persona molto affascinante, interessante, sensibile all'arte e che ha voglia di ascoltare chi gli sta di fronte. Giorgia affascina me così come sta affascinando il mio interlocutore. Quanti lati di noi stessi non conosciamo, quante cose o vite potremmo essere.
Si fa veramente tardi a stento ormai riesco a trattenere Francesca. Un po' brilla e con Francesca che vuole rientrare a casa mi alzo e mi congedo dal mio interlocutore.
"Si è fatto tardi penso che sia arrivato il momento di andare."
"Hai ragione, senti posso chiederti il tuo contatto Facebook ,così, per tenerci in contatto."
"Si certo! Cerca Francesca Passarelli" ... MERDA.
Lui rimane interdetto.
"Scusami, Francesca è il mio vero nome, aggiungimi su Facebook domani ti spiego tutto, promesso!"
"Giorgia... sei sempre più affascinante, domani con chi parlerò con Giorgia o Francesca?"
"Può darsi con entrambe..."
Giorgia mi sei piaciuta, Francesca sei sempre più sorprendente.
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