Una boccata di elio

ottobre 02, 2015



2 Ottobre 2015

C'è una cosa che ho sempre voluto provare a fare. Una cosa ridicola, buffa, comica, da cartone animato: comprare un palloncino, aspirare l'elio e parlare come se fossi Karen Walker di Will & Grace (se non avete mai visto questa sitcom, fatelo!).

"Tereeeeeeee mi è venuta un'ideona per i dieci minuti di oggi. Inaliamo dell'elio e parliamo come fossimo delle fashion blogger a cui nell'insalata hanno messo per sbaglio dei cubetti di prosciutto."
"Siiiii bello facciamolo, tranne la parte delle fashion blogger..."

Dieci minuti facili, semplici, questa volta senza troppe parole o voli pindarici, ve li racconto così come sono stati.
Entusiaste di realizzare un sogno anni '90 che portavamo nel nostro cassetto sin da bambine, ci rechiamo in un negozio che vende articoli per feste con l'idea di comprare una bomboletta di elio (se non costa molto), altrimenti solo due palloncini.

"Presto quello che abbiamo visto solo nei film diventerà realtà" dico a Teresa con la mia solita faccia da Prof (Mignolo & Prof).
"Siiiiiii!"
"Sai perché l'elio modifica il timbro della voce? Te lo sei mai chiesto? Perché il timbro sonoro, ovvero la frequenza con la quale viene emessa la voce, è direttamente proporzionale alla velocità del suono, che è maggiore nell'elio rispetto all'aria che respiriamo di solito. Questo fenomeno è quindi legato al peso molecolare del gas. La legge infatti dice che: la velocità del suono in un gas è inversamente proporzionale alla radice quadrata del peso molecolare del gas stesso. Andando, difatti, ad interpellare la tavola periodica troveremo che l'elio, contrassegnato con il simbolo He ha un peso molecolare di circa otto volte inferiore di quello dell'aria..."
"Ah sì, l'effetto paperino!" mi interrompe Teresa.
"...vabbè se vogliamo essere volgari, sì... l'effetto paperino... entriamo va!"

Entriamo e la commessa del negozio ci offre il suo aiuto, le chiediamo informazioni riguardo alle bombolette di elio, ma il costo è troppo elevato per l'uso goliardico e poco istruttivo che ne dobbiamo fare, così optiamo per due palloncini.
Usciamo dal negozio con ognuna un palloncino nella propria mano, due bambine felici, le persone ci guardano ma ormai con tutti questi dieci minuti abbiamo fatto il callo agli sguardi interrogativi.
Ci rechiamo in una piazzetta dove ci sono delle panchine e intorno non c'è nessuno.Cerchiamo di sciogliere il nodo del palloncino con molta attenzione per evitare che ci sfugga di mano e voli via.
Sciolto!

"Tere aspetta faccio partire il timer, ok e uno, due, tre... VAI"

10:00
Aspiriamo la prima boccata di elio e...
"Tere...OMMIDIO!! Che voce strana!!!"
"Ehi Francesca!" risate colossali...

Ci scendono le lacrime talmente ridiamo. Poi mi viene la felice idea di prendere il cellulare e prendere un video di Karen Walker e rifare una scena.
Ne scelgo una, io faccio Karen e Teresa fa Jack. Prendiamo un'altra bella boccata di elio e partiamo.

Jack:"Sono venuto prima che ho potuto, dov'è la mia pelliccia di cincilà rosso?"
Karen:"Tesoro ho mentito, non c'è nessuna pelliccia!"
Jack:"E io ci sono cascato due volte in un giorno!"
Karen:"Tesoro tu hai un figlio devi iniziare a fartene una ragione."
Jack:"Ancora questa storia? Da quando ti preoccupi così tanto della famiglia?"
Karen:"Ehi! Io sono quella che era talmente legata a suo nonno morente da salire ogni giorno sulla montagna per andare a trovarlo! Sì, anche dopo che mi portarono via per fare compagnia a Clara io non mi sono mai dimenticata di lui, no! Infatti ho tolto Clara da quella sedia a rotelle solo per poter tornare dal mio nonnino tra le caprette!"
Jack:"Karen, quella non sei tu, quella è Heidi!"

Ridiamo a crepapelle e il timer suona, ma abbiamo ancora l'ultima boccata di elio. Decidiamo di cantare Hey ya degli Outkast... vi evito la descrizione della performance! Per fortuna nei dintorni c'era il deserto, o forse c'era il deserto proprio a causa nostra.

Il palloncino finisce e noi ritorniamo a parlare normalmente, tristezza a palate.
Ci guardiamo l'un l'altra, guardiamo il palloncino sgonfio, poi Teresa dice:
"Ehi, andiamo a comprarne altri due?"
"Siiiiiii, andiamo!"

My baby don't mess around 
Because she loves me so 
And this I know fo shooo.. 

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